Foto Audi per Manifestoproject.it RC auto e risarcimento diretto: pro e contro di un sistema che dovrebbe semplificare la vita degli assicurati

RC auto e risarcimento diretto: pro e contro di un sistema che dovrebbe semplificare la vita degli assicurati

Scegliere una polizza auto, al giorno d’oggi, è diventato estremamente facile ed economico. Dopotutto basta fare una ricerca online, confrontare i preventivi e acquistare il prodotto assicurativo che sembra rispondere meglio al nostro budget e alle nostre aspettative, giusto? In realtà questi pacchetti, talvolta, presentano clausole di difficile comprensione per chi non è del mestiere e, tra queste, ce n’è una in particolare che potrebbe destare qualche perplessità. Si tratta della clausola di risarcimento diretto, pensata per semplificare le procedure di rimborso per chi ha subito danni in caso di sinistro. Visto che si tratta di una clausola non sempre conveniente cercheremo di comprenderne meglio il funzionamento, assieme a questo avvocato di Bologna specializzato responsabilità civile e  diritto assicurativo.

 

Cosa si intende per risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto è una procedura che permette al danneggiato di richiedere il rimborso dei danni subiti direttamente alla propria compagnia assicurativa, senza dover passare attraverso l'iter delle controversie legali. In caso di incidente stradale, ove il danneggiato non è considerato responsabile o è solo in parte responsabile, permette di chiedere il rimborso direttamente alla propria assicurazione entro specifiche condizioni. In particolare entrambi i veicoli coinvolti nel sinistro devono essere immatricolati in Italia, nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano, essere identificati e regolarmente assicurati e, infine, le compagnie assicurative devono aver aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).

Sarà la compagnia del danneggiato ad anticipare il risarcimento del danno per conto della compagnia assicurativa del responsabile del sinistro, salvo poi ottenere da quest’ultima un conguaglio forfettario secondo le regole stabilite dalla CARD, cui entrambe le compagnie devono aderire.

 

Perché non è sempre conveniente?

Il risarcimento diretto può non essere conveniente per diverse ragioni. In primo luogo, come menzionato prima, può comportare dei limiti nell'entità del risarcimento rispetto al risarcimento indiretto. In particolare la compagnia assicurativa del danneggiato riceverà un conguaglio forfettario, secondo le regole stabilite dalla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).

Diversamente nel risarcimento indiretto il danneggiato ha la possibilità di chiedere il risarcimento per l'intero ammontare dei danni subiti, e se l'altra parte risulta responsabile per l'incidente, potrebbe essere obbligata a pagare i danni per intero.

Inoltre la procedura del risarcimento diretto implica che il danneggiato non abbia la possibilità di valutare le responsabilità di entrambe le parti e di ottenere il massimo risarcimento possibile per i propri danni. Tra l’altro può comportare anche una maggiore complessità procedurale per le parti coinvolte, poiché la compagnia di assicurazione dovrà valutare se le circostanze dell'incidente soddisfano le condizioni per il risarcimento diretto, ovvero se sia possibile ottenere un conguaglio forfettario secondo le regole stabilite dalla CARD.

 

Risarcimento diretto o indiretto?

In generale l'adesione al risarcimento diretto è una scelta che può dipendere dalle circostanze specifiche dell'incidente e dalle preferenze dell'assicurato e della compagnia assicurativa. Anzi, potemmo dire che questa procedura sia conveniente per chi possiede auto di basso valore e, generalmente, guida in condizioni di massima sicurezza. Dopotutto le polizze con questa clausola costano molto meno delle altre, motivo per cui sono ideali per chi abbia aspettative medio-basse e una storia di guida priva di incidenti. D’altro canto è vero anche che non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro perché, dopotutto, sulle strade non circoliamo da soli e, quindi, ogni volta che ci mettiamo alla guida siamo in qualche modo esposti ad un rischio.

I pacchetti assicurativi più tutelati sono generalmente più convenienti in caso di sinistro ma hanno un costo maggiore. Di conseguenza non c’è una soluzione migliore dell’altra e, dunque, suggeriamo sempre di far riferimento ad un legale in caso di sinistro, soprattutto per evitare che il rimborso dei danni subiti sia forfettario e, quindi, non comprensivo di tutte le spese di cui dovremo farci carico per rimediare.

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